RECENSIONE LA SOVRANA LETTRICE DI ALAN BENNETT

Salve a tutti lettori anonimi, come state passando le vostre vacanze?

Forse fa troppo caldo per prendere una bella tazza di the fumante con la regina Elisabetta II, però per fare un sorriso grazie a sua Maestà è il momento giusto; e poi immaginate quale onore stare sotto l'ombrellone in compagnia di una delle donne più note in tutto il mondo.

Tranquilli non sono pazza, ma vorrei parlarvi di una delle mie ultime letture, ossia "La sovrana lettrice", opera scritta da Alan Bennett, uno scrittore, drammaturgo e sceneggiatore pluripremiato, noto per alcune commedie che avevano come protagonista la famiglia reale inglese.

Titolo: La sovrana lettrice

Titolo originale: The uncommon reader

Autore: Alan Bennett

Lingua originale: inglese

Data di pubblicazione: 2007

Casa editrice: Gli Adelphi

Traduttrice: Monica Pavani

Prezzo: € 9.00

A una cena ufficiale, circostanza che generalmente non si presta a un disinvolto scambio di idee, la regina d'Inghilterra chiede al presidente francese se ha mai letto Jean Genet. Ora, se il personaggio pubblico noto per avere emesso, nella sua carriera, il minor numero di parole arrischia una domanda del genere, qualcosa deve essere successo. Qualcosa in effetti è successo, qualcosa di semplice, ma dalle conseguenze incalcolabili: per un puro accidente, la sovrana ha scoperto la lettura di quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali effetti sul suo entourage, sui suoi sudditi, sui servizi di security e soprattutto sui suoi lettori lo scoprirà solo chi arriverà all'ultima pagina, anzi all'ultima riga.

Questo libro conta solo 95 pagine, e per questo credo che sia perfetto per una giornata al mare, a bordo piscina o in montagna al fresco, tenendovi compagnia narrando la nascita di una passione anche vostra, la lettura.

La protagonista, come già anticipato, è sua Maestà la Regina Elisabetta II d'Inghilterra, che per caso scopre il suo nascosto interesse per i libri, e grazie ad Alan Bennett avremo l'occasione di conoscere tutta la storia con un sorriso sul volto.

Il romanzo parla del nuovo passatempo della Regina d'Inghilterra, che agli inizi viene considerato innocente, ma più sua Maestà legge, più si perde completamente nel suo nuovo hobby, dimenticando impegni relativi ad affari di Stato e risultando più che annoiata e disinteressata agli eventi pubblici, attirando così la preoccupazione dei suoi consiglieri e del Primo Ministro in carica.

Nonostante gli eleganti richiami da questi ultimi la Regina decide di fare di testa sua, ed ignorare chiunque volesse darle un freno, perché ormai i libri erano diventati il suo nuovo amore e la sua ragione di felicità. Pagina dopo pagina, libro dopo libro, questo passatempo fa riscoprire un lato umano e sensibile alla stessa Regina, suscitando lo stupore anche da coloro che gli stavano attorno.

A questo punto la situazione si fa sempre più complicata, sopratutto vista l'importanza del ruolo ricoperto dalla protagonista, che la porterà a prendere una decisione drastica e inaspettata.


È possibile che io mi stia trasformando in un essere umano. Non sono convinta che si tratti di un cambiamento auspicabile.”


Questo libro mi è piaciuto molto per diversi motivi: innanzitutto per il messaggio che racchiude, ossia che grazie ai libri si riesce a diventare più empatici, sensibili, ti fanno comprendere realtà apparentemente estranee a noi stessi e a riscoprire noi stessi. Ogni libro ha il misterioso potere di cambiarci anche in minima parte, nonostante l'apparente banalità del contenuto. Ci sono così tanti libri al mondo che racchiudono racconti che non si possono nemmeno immaginare, e ci vorrebbero almeno due vite per leggerne solo un quarto.

È la prima volta che leggo qualcosa di Alan Bennett e devo dire che sono rimasta piacevolmente stupita dal suo stile di scrittura così scorrevole e pieno di sfaccettature, da quelle più ironiche a quelle più satiriche; un ottimo mix di fantasia e realtà, che fa sorridere il lettore pagina dopo pagina, lasciando libero sfogo all'idea di un lato così umano e genuino anche in una figura imponente come la Regina Elisabetta II.

La parte che mi è piaciuta di più  è stata quando la Regina si rende conto di aver vissuto molto, e di aver visto quasi tutto il mondo, ma con occhi sbagliati. L'autore, oltre a ironizzare su alcune vicende “regali”, ci porta a riflettere su quali siano e quali possano essere il valore e il potere della lettura; inoltre ci mostra cosa può portare la passione se portata all'eccesso, superando qualsiasi limite fino a diventare una vera e propria ossessione. Non in tutte le persone questo succede, e viene anche evidenziato nel libro stesso, ma bisogna stare attenti a quelli che possono essere dei limiti anche molto importanti, perché non tutti i passatempi sono privi di conseguenze.

Sicuramente mi sarebbe piaciuta una storia un po' più lunga per godermi ancora un po' la compagnia della Queen. Altra piccola nota negativa è relativa ai personaggi decisamente stereotipati, dal lavoratore gay che per forza deve preferire autori omosessuali, al Primo Ministro ignorante e completamente dedito all'opinione pubblica.

E un piccolo consiglio, non fermatevi all'incipit o comunque alle prime pagine del libro, sono effettivamente difficili da capire e non capiamo cosa stia succedendo di primo impatto, ma proseguendo con la lettura tutte le idee saranno più chiare, in quanto la storia diventerà sempre più lineare.


Un libro consigliatissimo a tutti i lettori, e fatemi sapere com'è nata la vostra passione per la lettura :)

Al prossimo post,
- La ragazza che si nasconde dietro un libro - 

Commenti

Post popolari in questo blog

RECENSIONE "UNO SPLENDIDO ERRORE" DI ALI NOVAK

RECENSIONE BIANCA COME IL LATTE, ROSSA COME IL SANGUE DI ALESSANDRO D'AVENIA