RECENSIONE NOI SIAMO INFINITO DI STEPHEN CHBOSKY

Salve a tutti lettori anonimi, oggi vi porto la recensione di un libro di cui ne ho sentito parlare molto, sopratutto per il rispettivo film che ha avuto la partecipazione di Emma Watson.
Il libro in questione è "Noi siamo infinito-ragazzo da parete" di Stephen Chbosky, scrittore, editor e sceneggiatore nato a Pittsburg nel 1970. lui è anche il regista dell'omonimo film che ha come protagonisti Logan Lerman, Emma Watson ed Ezra Miller, tratto da questo suo primo romanzo, un fenomeno di culto che ha venduto più di un milione e mezzo di copie solo in America.

Titolo: Noi siamo infinito: Ragazzo da parete
Titolo originale: The perks of being a wallflower
Lingua originale: inglese
Autore: Stephen Chbosky
Traduttrice: Chiara Brovelli
Editore: Sperling & Kupfer
Anno: 1999
Genere: romanzo
Sottogenere: romanzo epistolare
Formato che ho e prezzo di copertina: brossura a euro 8.42
Adattamenti cinematografici: nelle sale italiane il film è uscito il 14 febbraio 2013
Tra un saggio scolastico su Kerouac, una canzone degli Smiths e una citazione del Rocky Horror Picture Show, scorrono i giorni di un adolescente per nulla ordinario. L'ingresso nelle scuole superiori lo lancia in un turbine di prime volte: la prima festa, la prima rissa, la prima cotta... e via salendo nella scala dell'adrenalina. E Charlie, più portato alla riflessione che all'azione, affida emozioni, trasgressioni e turbamenti a una lunga serie di lettere indirizzate a un amico. Dotato di un'innata gentilezza d'animo e di un dono speciale per la poesia, il ragazzo è il confidente perfetto di tutti. Peccato che il segreto più grande sia nascosto proprio dentro di lui...

Questo romanzo devo dire che mi ha deluso abbastanza viste le alte aspettative. Premetto che non ho ancora visto il film, ma presto lo farò per vedere se la storia la apprezzo meglio con una rappresentazione cinematografica.

Ad ogni modo, avevo preso in mano questo libro spinta dalle numerose recensioni positive fatte da anni da molti lettori, ma quando ho letto i primi capitoli mi sembrava di conoscere già la storia pur non conoscendola molto bene. Questo libro non è altro che una sorta di diario, o meglio, raccolta di lettere, che un ragazzo in età adolescenziale di nome Charlie, scrive per raccontare le sue avventure ad un amico sconosciuto.
Questa sorta di corrispondenza unilaterale, parte dall'agitazione di Charlie che deve iniziare il suo primo anno alle scuole superiori, e si trova in difficoltà e immerso dalla paura di sentirsi solo dopo la morte del suo migliore amico. Lui è uno di quei classici ragazzi che sembrano invisibili tra i corridoi della scuola,e queste lettere sono uno sfogo di tutto ciò che prova e accade nella sua vita, o sono semplicemente modi  per ricordare ciò che accade intorno a lui.

Se devo essere sincera, la trama del libro ed i temi trattati, sono molto importanti ed interessanti, per questo avrei preferito e mi aspettavo una riflessione maggiore, e più accurata, di quella che ho percepito. 
Lo stile dello scrittore è scorrevole, ma le alte aspettative nel lettore che è in me, sono crollate tutte andando avanti con la lettura, dove percepivo note di superficialità. Inoltre avrei preferito che l'unica parte del libro che ho trovato interessante fosse più lunga, ovvero la conclusione. 
Tutta la storia poteva essere sviluppata in modo migliore e cercando di mettere molta più curiosità, Questo viaggio all'interno della vita di un adolescente in fase di crescita contiene numerosi temi come l'amore, le prime cotte, il sesso, la droga, l'amico omosessuale, la prima ragazza, il suicidio, la morte, le molestie, che sono sicuramente temi importanti, ma gli ho trovati inseriti in maniera quasi casuale. Sarà anche così la vita di un adolescente, ma con questo libro speravo di emozionarmi e di avere un “segno” maggiore nel mio animo da lettore.
sviluppando al meglio le caratteristiche del protagonista, che ti lascia continuamente in confusione. E' intelligente ma ogni tanto sembra tonto, è un amico fantastico, ma spesso non sa cosa fare perché non ha nessuna esperienza alle spalle.

Una nota positiva è stato il bel significato del titolo del libro, che si ricollega ad una canzone che lui e i due nuovi amici, Sam e Patrick, hanno ascoltato assieme in auto, dove fa capire che la verità è che ci sentiamo infiniti quando pensiamo di non avere limiti e quasi sempre, capita quando accanto a noi abbiamo persone con le quali la vita assume un aspetto migliore di quella che è realmente.


Mi spiace per quelli che hanno amato questa lettura, ma per me si merita...

VOTO: 3/5

CITAZIONI:
“Ma non lo capisci? Io non riesco a sentirlo. È molto dolce, da parte tua; ma a volte sembra quasi che tu non sia presente. È stupendo il fatto che tu riesca ad ascoltare, e a dare conforto a chi ne ha bisogno… ma che cosa succede quando la persona in questione non vuole una spalla su cui piangere, ma un paio di braccia che la stringano, o qualcosa di simile? Non puoi startene seduto lì, e mettere la vita degli altri davanti alla tua, e pensare che questo possa essere considerato un gesto d’amore. Non puoi. Devi agire” - Sam

"Questa è la mia vita e vorrei che sapessi che sono felice e triste allo stesso tempo e sto ancora cercando di capire come potrebbe essere" . Charlie
!A quel punto mi sono girato e sono andato nella mia stanza, ho chiuso la porta e ho messo la testa sotto il cuscino: ho lasciato che il silenzio rimetesse tutto al suo post." - Charlie

E voi che ne pensate del film e/o del libro?

Al prossimo post
-La ragazza che si nasconde dietro un libro-
 

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