RECENSIONE SIAMO GRANDI COME LA VITA DI AVA DELLAIRA

Salve a tutti lettori anonimi, oggi sono qui per scrivere la prima recensione dell'anno nuovo, e fortunatamente ho da presentarvi una bellissima lettura che ho fatto giuso l'ultimo giorno del 2017.

Il libro in questione è "Noi siamo grandi come la vita", un romanzo che ho acquistato per caso e che non conoscevo assolutamente, ma che mi ha attratto e sorpreso.
La scrittrice è Ava Dellaira, una donna nata a Los Angeles, ma che è cresciuta ad Albuquerque, in New Mexico. Dopo una laurea alla University of Chicago e un Master in scrittura creativa all'Iowa Writers' Workshop, è tornata  a Los Angeles con il sogno di diventare una sceneggiatrice. Ora vive a Santa Monica, in un appartamento minuscolo, ma in riva all'oceano.
Noi siamo grandi come la vita è il suo primo romanzo, ispirato in parte alla madre e alla sua vita troppo breve. A lei è legato anche il primo ricordo che Ava ha della scrittura, quando alle elementari lei doveva completare la frase "Voglio bene alla mamma perché..." e si è accorta della distanza che divide i nostri sentimenti dalle parole che abbiamo a disposizione, troppo spesso inadeguate per descrivere ciò che proviamo. Il suo sito è avadellaira.com

Titolo: Noi siamo grandi come la vita
Titolo originale: Love letters to the dead
Lingua originale: inglese
Autrice: Ava Dellaira
Traduttrice: Chiara Brovelli
Editore: Sperling and Kupfer
Anno: 2014
Genere e sottogenere: romanzo/narrativa con accenno di giallo
Prezzo e formato che ho: rilegato a euro 16.90
Adattamenti cinematografici: //
Tutto inizia con un compito assegnato nei primi giorni di scuola: «Scrivi una lettera a una persona che non c'è più». E così Laurel scrive a Kurt Cobain, che May, la sua sorella maggiore, amava tantissimo. E che se n'è andato troppo presto, proprio come May. Per Laurel, la sorella era un mito: bella, perfetta, inarrivabile. Era il sole intorno a cui ruotava tutto, specie da quando i genitori si erano separati. Perderla è stato indescrivibile, qualcosa di cui Laurel non vuole parlare. Ecco perché ha scelto di frequentare un liceo diverso da quello di May, un posto dove nessuno sa cosa è successo davvero, dove non ci sono domande imbarazzanti o sguardi compassionevoli a rincorrerla. Sulla carta, invece, Laurel si lascia finalmente andare. E dopo quella prima lettera, che non consegnerà all'insegnante, continua a scriverne altre, indirizzandole a Amy Winehouse, Heath Ledger, Janis Joplin e altri idoli della sorella scomparsa. Soltanto a loro riesce a confidare cosa vuol dire avere quindici anni e sentire di avere perso una parte di sé, senza nemmeno potersi aggrappare alla famiglia perché è andata in mille pezzi. Soltanto a loro può confessare la paura e la voglia di avventurarsi in quel mondo nuovo che è la scuola, la magia di incontrare amiche che ti fanno sentire normale e speciale al tempo stesso, l'emozione di incrociare lo sguardo di un ragazzo che afferra i tuoi occhi con i suoi e non li lascia andare. Finché, come un viaggio dentro di sé, quelle lettere porteranno Laurel al cuore di una verità che non ha mai avuto il coraggio di affrontare. Qualcosa che riguarda lei e May. Qualcosa che va detto a voce alta: solo così Laurel potrà superare quello che è stato, imparare ad amarsi e trovare il coraggio di andare avanti. Perché la vita è lì, davanti a lei, con tutte le sue infinite strade possibili. E, per quanto possa fare paura, non c'è emozione più grande di sentire il suo battito.
Premessa: questo libro mi ha colpito molto, e mi trovo in difficoltà a dargli l'importanza che si merita.

Ci troviamo davanti ad una storia difficile per Laurel; piena di segreti inspiegabili e profondi, dove scarica il peso di una famiglia distrutta, di un lutto non ancora elaborato correttamente, di colpe fatte da se stessa e dolori, su delle lettere rivolte a personaggi importanti nel corso della storia.
Queste persone conosciute nella storia degli USA, della musica o che hanno lasciato un forte impatto nel passato, Laurel, in qualche modo, gli vede affini con quello che le capita o prova quotidianamente, perché anche loro hanno avuto una storia difficile alle spalle. Però in queste lettere non riuscirà a dare libero sfogo alla sua mente, che rimarrà sempre chiusa fino alle penultime lettere, forse per paura dei suoi stessi pensieri.

Questa lettura parla di ferite interne e profonde causate da dolori più grandi di lei, di amore sotto diverse forme, amicizie, morte, ma allo stesso tempo di vita, e da numerose scelte che lei si trova a fare. Un romanzo di formazione, dramma, emozioni che ti toccano in profondo se lo si riesce ad apprezzare, triste, ma commovente e riflessivo.

La lettura è scorrevole, ed i personaggi ben costruiti in base alla loro importanza nella storia, e trovo interessante come gioca la scrittrice con il lettore, attraverso le informazioni che può sapere e quelle che vorrebbe sapere, creando un mistero che si risolve in piccoli passi. 
Altro grande merito che voglio attribuire ad Ava è la capacità di aver scritto un romanzo composto da lettere, senza far perdere il filo logico della storia, cosa che spesso mi è apparsa in altre letture strutturate in questo modo.

Un libro che non è per tutti, in quanto molte parti sono passive, perciò prima di iniziare una lettura così profonda e carica di significato, dovete pensarci bene e chiedervi se siete veramente pronti. Inoltre non è adatto per coloro che cercano emozioni senza riflessioni.

CITAZIONI
"Un amico è colui che ti dà l'assoluta libertà di essere te stesso, sopratutto di sentire, o di non sentire. Qualunque cosa provi in un dato momento, per lui va bene. Questo è il vero amore: lasciare che una persona sia quello che è davvero."

"Siamo rimasi così per un po', in silenzio, lo sguardo rivolto alle irregolarità del soffitto che assumevano forme diverse. Mi sono ricordata di quando andavo nel letto di May e cercavo di rimanere sveglia per vederla volare."

"Non ci siamo baciati, non abbiamo fatto niente. Siamo rimasti così, abbiamo continuato a respirare l'una accanto all'altro. Ho sentito che qualche cosa, tra noi, si stava muovendo. Come le placche nascoste della terra. Pensi di conoscere una persona, ma lei continua a cambiare, e lo stesso accade a te. All'improvviso, ho capito che cosa significa essere vivi. Le placche invisibili si spostano all'interno dei nostri corpi, allineandosi a formare le persone che diventeremo."

VOTO: 5/5

E voi avete letto questo libro? Ne avete sentito parlare?
Al prossimo post
-La ragazza che si nasconde dietro un libro-

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