RECENSIONE THE HATE U GIVE DI ANGIE THOMAS

Salve a tutti lettori anonimi, oggi torno con una recensione di un libro che mi ha toccato particolarmente, e si intitola "The hate u give: il coraggio della verità". La scrittrice è Angie Thomas, che raggiunge il suo successo proprio con questo romanzo, che fin da subito si è fatto notare andando all'asta tra 13 editori americani: suoi punti di forza sono l'autenticità di scrittura, la capacità di trasmettere calore umano e il valore della solidarietà, pur raccontando una storia molto dura. Un successo immediato, con 9 settimane al primo posto nella classifica YA del New York Times, la prima pagina sempre sul New York Times e 8 recensioni stellate. Dal romanzo è stato tratto il film "Il coraggio della verità".

Titolo: The hate u give: il coraggio della verità

Autrice: Angie Thomas

Lingua originale: inglese

Genere: Narrativa YA

Anno di pubblicazione: 2017

Casa editrice: Giunti editore

Traduttore: Stefano Bortolussi

Prezzo: euro 14,00 per la copertina flessibile

 

Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang, ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici di infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quando Starr assiste all'uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato. Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C'è chi pensa che Khalil fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang, e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l'episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C'è una cosa che tutti vogliono sapere: cos'è successo davvero quella notte? Ma l'unica che possa dare una risposta è Starr. Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua vita stessa.

La protagonista è Starr Carter, una ragazza di sedici anni afroamericana che deve cercare di mantenere un equilibrio tra due mondi di vita. Il primo si trova a Garden Heights, il quartiere in cui vive: è una zona problematica, dove a regnare sono le violenze delle gang del posto, lo spaccio e delle gerarchie. La seconda vita la vive alla Williamson, la scuola privata che frequenta assieme ai suoi fratelli per volere dei genitori, in quanto si tratta di un luogo tranquillo e sereno, lontano dalla zona in cui vive. Mantenere l'equilibrio giusto era difficile, ma ce l'aveva sempre fatta: questo fino alla sera in cui lei assistette all'uccisione del suo amico Khalil per mano di un poliziotto, che aveva agito solo per pregiudizi e non giustizia.

Il caso sconvolge tutti, tanto da finire su qualsiasi canale di comunicazione, ma a sconvolgere ancor di più è il comportamento del corpo di polizia, fermo a non chiarire le dinamiche della morte del giovane ragazzo afroamericano.

Starr è l'unica testimone oculare di quella serata, le sue parole sono fondamentali, e mentre a Garden Heights si scatenavano le rivolte, lei doveva trovare il coraggio per far sentire la sua voce, dare giustizia all'amico e far sapere che lei era presente e sapeva com'erano andate veramente le cose.

Questo romanzo affronta diversi temi nella giusta maniera, senza mai farli risultare pesanti; alcuni di questi sono la cultura afroamericana, il razzismo volontario o meno, l'oppressione e l'ingiustizia.

Il caso raccontato in questo libro è molto simile a uno dei tanti che sentiamo e leggiamo nei vari media, dove al centro di questi eventi sono i pregiudizi delle persone solo per un aspetto estetico che, non si sa su quale base, incute paura o appare come una minaccia.

La scrittrice ci racconta una storia vera, dei giorni di nostra, sfortunatamente fin troppo vicina a noi, e lo fa mettendosi nei panni di una giovane ragazza, che deve lottare contro la società per far sentire la sua voce, una ragazza che è divisa da giustizia e pericolo. Solamente grazie a Angie Thomas riusciamo a vivere le stesse emozioni di Starr in una maniera incredibile, partendo dalla paura, toccando la rabbia, la tristezza, la compassione e arrivando all'indignazione.

Se letto con attenzione questo libro è in grado di far riflettere e insegnare, attraverso uno stile diretto e dei personaggi a 360 gradi, che imparano dai propri errori e che parlano più con i fatti che con i discorsi.

Ho apprezzato molto come la scrittrice ha descritto la psicologia dei personaggi e le dinamiche sociali dei vari contesti affrontati, in particolare quando ha presentato la società afroamericana, parlando di come le persone che vivono fuori a queste zone siano, a volte troppo, ignare di quali siano le difficoltà e le vere vite di coloro che ne fanno parte.

Sinceramente non ho trovato punti deboli nel corso della lettura, forse il tema delle gang poteva essere trattato leggermente di più, ma solo se vogliamo essere veramente pignoli e precisi.

Consiglio caldamente a tutti la lettura di questo romanzo toccante, crudele, sincero e violento. Per coloro che sono adulti consiglio di ignorare la sigla YA: lasciatevi trasportare da un libro che cerca di far intravedere la speranza che le cose possano cambiare, andando oltre a lotte di potere e pregiudizi.

Un libro che fa riflettere in una maniera che solo pochi libri ci riescono. 

Al prossimo post,

-La ragazza che si nasconde dietro un libro-

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