AUGURI DONNE!

La giornata internazionale della donna nasce dal Partito socialista americano, nel febbraio del 1909. Fu soltanto nell'anno successivo che la proposta venne prese a cuore da Clara Zetkin a Copenaghen, durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste.
Agli inizi ogni paese aveva una sua data per questa celebrazione, fu soltanto nel 1921 durante la conferenza delle donne comuniste a Mosca (in ricordo della manifestazione dello zarismo delle donne a San Pietroburgo), che venne proposta un'unica data per tutti i paesi; sfortunatamente i documenti non chiariscono molto bene le motivazioni per il quale si scelse la data dell'8 marzo per questa festa.
L’8 marzo è la data ufficiale della giornata della donna anche per scelta dell’Onu. L’Organizzazione per le Nazioni Unite ha celebrato nel 1975 l’Anno internazionale della donna.

In Italia e altri Paesi si associa spesso un presunto episodio analogo avvenuto a New York l'8 marzo del 1911, quando nel rogo di una fabbrica di camicie persero la vita 134 donne. Sembra però che la fabbrica fosse inesistente e che un drammatico rogo avvenne effettivamente, ma in febbraio. In realtà, a seconda dei Paesi dove si è affermata questa tradizione cambiano la date, il luogo e il numero delle vittime.

Non importa quale versione conosciate, perché in ogni caso questa manifestazione serve anche a ricordare le lotte per i diritti per le donne non solo di anni fa, ma anche di oggi; esempi attuali sono #MeToo e Time’s up i movimenti partiti con il caso Weinstein e arrivati a toccare tutta Hollywood e non solo nella difesa dei diritti delle donne e contro le molestie.


Uno dei simboli di questa festa è la mimosa, scelto come simbolo a Roma nel 1946 perché era un fiore fresco di stagione e che costasse poco.

Per tutta la giornata lo sciopero organizzato da Usb che potrebbe fermare trasporti, uffici e scuole. L’invito a protestare contro le forme di disuguaglianza di genere nel mondo è più ampio e a tutte le donne viene chiesto oggi di astenersi dal lavoro, domestico o fuori casa. «Lo sciopero femminista – si legge sul sito – è l’astensione da ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita. È sciopero dal posto di lavoro e dalle attività domestiche, è sciopero del consumo e dai ruoli imposti dagli stereotipi di genere, è sciopero sociale e della cura». 


AUGURI A TUTTE LE DONNE, MA RICORDATE CHE NON SOLO OGGI 8 MARZO LE DONNE SONO SPECIALI, MA LO SONO TUTTI I 365 GIORNI DELL'ANNO, NESSUNO GIORNO ESCLUSO E NESSUNA DONNA ESCLUSA.



-La ragazza che si nasconde dietro un libro- 

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